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Fontina Valdostana DOP
Tipicità: Valle d'Aosta
prodotto DOP

La storia della Fontina è la storia della Valle d’Aosta. Le prime notizie risalgono al 1200: mentre si costruivano castelli inespugnabili, qualcuno si preoccupava di rendere più saporita la vita, producendo l’antenata della Fontina... Già si citano formaggi negli archivi feudali del 1267, e nella Summa Lacticinorum, scritta nel 1477, si parla così della Valle d’Aosta: "Quivi i formaggi sono buoni e i pascoli eccellenti. Vengono fabbricati di media grandezza, e filano quando sono posti sul fuoco o quando sono messi nei cibi" Una descrizione da cui si sprigiona già il profumo della fonduta.
Nel 1717 compare per la prima volta la parola "fontine", nel registro delle spese dell’Ospizio del Gran San Bernardo. Questa stessa denominazione si ritrova in un documento del 1731, scritto dal conte De Challand, esponente della più nobile e celebrata dinastia valdostana. La preparazione della Fontina è una ricetta che si tramanda nei secoli.

Viene prodotta esclusivamente con latte interoLa purezza del foraggio e la lontananza dalle zone agricole significano anche un’assenza assoluta di pesticidi e antiparassitari: un ambiente genuino per un formaggio genuino. La Fontina nasce da un latte ricco di vitamine, aromi naturali, senza aggiungere o togliere nulla: infatti non viene ne scremato ne pastorizzato, così i componenti biologici e organolettici rimangono intatti.

 non pastorizzato, lavorato entro due ore dalla mungitura, per conservare tutta la sua genuinità e il suo profumo. Per farlo coagulare si utilizza caglio di vitello lattante anche preparato direttamente dal casaro; nel giro di un’ora il latte è rappreso, viene lavorato per renderlo omogeneo, e riscaldato a 47-48° C.
Dopo l’estrazione dalla caldaia, la cagliata è immessa nelle fascere e pressata per far sgocciolare il siero; la pasta così ottenuta viene poi collocata negli stampi che daranno alla fontina la sua forma inconfondibile. Dopo 12 ore, la pasta viene tolta dagli stampi. Si presenta in forme di colore bianco paglierino, elastiche e soffici.

La stagionatura avviene in grotte scavate nella roccia, dove la temperatura è mantenuta a 5-10° C , con un tasso di umidità di almeno il 90%, per far maturare naturalmente le preziose forme che vengono conservate su scaffali di pino.
L’intervento dell’uomo è quotidiano: ci vuole una cura costante per far nascere la Fontina. Le forme vengono rivoltate ogni giorno, alternando un giorno di salatura e uno di spazzolatura. La strofinatura serve a togliere dalla crosta lo strato di muffa derivante dalla fermentazione naturale e a rendere umida la crosta.

Il periodo medio di stagionatura è di 3 mesi. Non si diventa "Fontina" per caso: bisogna superare numerosi e severissimi esami. Con sapienti colpetti sulla superficie della forma se ne saggia la consistenza.
L’operazione di carotaggio consiste nell’estrarre un "tassello" di formaggio per verificarne l’occhiatura e la morbidezza. Il pezzo di formaggio viene piegato tra le dita: se si flette, e le due estremità si toccano senza spezzarsi, allora è degno del marchio Fontina.

INGREDIENTI
Latte vaccino intero,caglio,sale.

INGREDIENTI: Latte vaccino intero, caglio, sale.

ALLERGENI: Latte e proteine del latte.

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