La nostra GIOIA, in quanto è un piacere poter proporre un formaggio che rappresenta l'amore per questo lavoro, può sembrare un’esagerazione, ma è la realtà; questo formaggio proviene dalla lavorazione artigianale, ma soprattutto dall'amore e la cura del gregge, che questo nostro pastore amico, mette nel proprio lavoro.
Risulterebbe difficile descrivere questo formaggio senza prima spiegare il lavoro che c'è dietro e soprattutto da dove nasce. Una famiglia dedita a questo lavoro, pieno di sacrifici, in mezzo alla pastorizia (accudire il gregge, l’alimentazione, il pascolo, la mungitura) e alla lavorazione del formaggio, pertanto non stiamo parlando di un caseificio industriale, ma di una lavorazione totalmente manuale. Non ci sono polivalenti di acciaio, ma una piccola caldaia di rame.
Per descrivere la lavorazione di questo pecorino prima occorre soffermarsi sul benessere delle pecore e delle ottime condizioni igieniche a cui sono sottoposte, questo è il primo segreto, poi ci sono le mani e la tecnica ancestrale di caseificazione.
Il latte lavorato crudo, con l'aggiunta solo del caglio animale, senza ulteriore aggiunta di fermenti, in quanto la flora microbica è quella autoctona del latte stesso. La cagliata viene rotta con lo spino a chicco di riso e deposta manualmente nelle fuscelle.
La salatura viene fatta a secco.
Un segreto che lo rende particolare è il lavaggio che avviene in modo molto particolare, infatti proprio grazie a questo trattamento che il formaggio acquisisce un sapore unico e diverso dal solito.
La crosta se pulita è edibile, anzi, si può definire la parte migliore di questo pecorino.
Per vedere gli ingredienti, consultare ulteriori informazioni.
ALLERGENI: LATTE e derivati del LATTE.