La coltura di questo legume è tra le più antiche, si è diffusa nei terreni montani dell'Appennino Umbro-Marchigiano per la capacità di questa leguminose di adattarsi alle difficili condizioni climatiche del terreno.
In Umbria la coltivazione è localizzata in ristrette aree di altopiano, dove il clima e le caratteristiche del suolo conferiscono un altissimo pregio organolettico al prodotto. L'aratura e la semina si fanno in primavera, a fine luglio o nella prima metà di agosto quando i baccelli non sono ancora secchi si procede alla raccolta e all'essiccazione.
Quando il seme è abbastanza asciutto, viene eseguita una selezione meccanica per eliminare eventuali resti sassosi. La successiva selezione viene effettuata ancora a mano nei mesi successivi alla raccolta ottenendo così un prodotto unico nel suo genere.