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Roquefort Papillon AOP
Tipicità: Francia
prodotto DOP

La sua provenienza è da Roquefort-sur-Soulzon, nell’Aveyron, oggi proviene da una vasta zona nel sud delle Francia, che comprende anche Corsica, Midi e la parte occidentale dei Pyrenei francesi. Tuttavia, solo se affinato nelle grotte naturalli del Rouergue, ai piedi del monte Causse du Larzac, può prendere il nome di roquefort.
È un formaggio AOP, tutelato fin dal XIX secolo dalla Société, una sorta di consorzio tra produttori. Ed è riconoscibile per l’emblema di una pecora rossa (la nota "brebis rouge"), accompagnato dalla sigla AOP, impressi sull’involucro di carta metallizzata.

Caratteristiche
Formaggio molle, grasso, interamente prodotto con latte di pecora. La pasta è liscia, non pressata, non cotta, burrosa, un poco gessosa ed erborinata. Il colore è avorio. La crosta è bianca, naturale, umida. Il sapore intenso, deciso e molto aromatizzato senza arrivare però al piccante. La freschezza, la pasta tenera, l'odore caratteristico, la cremosità e il sapore pronunciato ne fanno un formaggio ovino davvero inimitabile. 
La forma è tonda, con 19-20 cm di diametro, 8,5-10,5 cm di altezza e un peso che varia dai 2,5 ai 2,9 kg. 
L'affinamento avviene nelle grotte naturali del territorio di Roquefort e la stagionatura minima è di tre mesi. Ma di solito il Roquefort viene fatto affinare per 4-9 mesi.

Utilizzi
In cucina viene lavorato con un poco di panna, di burro o di Mascarpone, il Roquefort è un'ottima guarnizione per tartine e gambi di sedano. Ma anche un saporito condimento per pasta, gnocchi, riso e persino polenta. "Impastato" con yogurt, succo di limone e olio extravergine di oliva è un apprezzato condimento per insalate verdi o per finocchi crudi, tagliati sottilmente, che si possono arricchire ulteriormente con noci spezzettate.
Lavorato in crema e diluito con un po' di panna, il Roquefort condisce in maniera egregia le patate bollite. Nelle preparazioni da cuocere entra come ingrediente in frittate, souffle, torte salate, crespelle e zuppe.
E' il più classico formaggio da fine pasto, il Roquefort si serve con riccioli di burro che ne temperano il sapore deciso, spesso accompagnato da noci. Un abbinamento curioso è quello con filetto di manzo cotto in padella, su cui può essere sbriciolato a fine cottura.

Un altro modo "diverso" per gustare il Roquefort è accompagnato a miele di castagno e di corbezzolo.

A differenza di molti altri formaggi di pecora, il Roquefort non sopporta brusche variazioni di temperatura. Per questo, componendo un plateau di formaggi, il Roquefort va preparato almeno un'ora prima del pasto.

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