Banalizzando questa opera di alta macelleria, si può descrivere come carne fresca di manzo (ricavata nello scamone o fesa, molto tenera e magra) che viene lavorata, massaggiata e fatta marinare con varie spezie: sale grosso, pepe, aglio tritato, bacche di ginepro, rosmarino, salvia e alloro. Lasciata poi riposare per una trentina di giorni. Dopodiché è pronta per essere consumata.
La si potrà gustare come antipasto: tagliata a fette sottili, con un filo d’olio d’oliva e una goccia di limone, magari con qualche scaglia di pecorino “croccolo”… oppure per fare degli involtini con della robiola fresca a tre latti… Insomma le variabili possono essere molte, se si usa della fantasia e questo eccellente prodotto come materia prima.